A maggio dello scorso anno abbiamo conosciuto il poeta Pierluigi Cappello dalle parole di Benedetta Tobagi. Non lo abbiamo mai incontrato, ma leggendo il nostro lavoro Fogli di Viaggio, ha ci scritto una lettera e una bellissima poesia.
Da oggi Pierluigi non è più tra noi. Vogliamo salutarlo per l’ultima volta con le sue parole e i suoi versi.
1976, Settembre
Mi dispiaceva morire per il verde dei prati
e le nuvole del cielo, lasciarli soli senza di me.
Un uomo per vivere a piombo dovrebbe stare dov’è, lasciato stare.
Ma adesso siamo con le corriere che portano via
nella polvere e in mezzo agli odori
e il viaggio fanno male le orecchie
quando si scendono le montagne,
e ognuno va con sé, dentro la corriera,
anche parliamo senza parlare, tutti neri come lavagne
finché quando si vede il mare il mare non è niente,
solo un’acqua più grande
dove non si sa come restare.
Pierluigi Cappello